venerdì 7 febbraio 2014

PER I NON ROMANI : LA FRITTATA ALLA BURINA . VEDERE LA RICETTA AL 1° MARZO 2012

Mi era venuta la voglia di questa frittata originaria della campagna laziale, poi mi sono anche ricordato che in questo periodo invernale quasi tutte le verdure disponibili (escluse le famiglie dei cavoli) sono di serra, perché fuori stagione o importate da luoghi più caldi,  ed allora mi sono contentato di rileggere la mia ricetta che si trova nella pagina del 1° marzo di due anni fa.

La frittata alla burina è un classico che nelle trattorie romane non mancava mai, e ho la nostalgia, di quando un pò più di cinquant'anni fa (non ero ancora sposato) a Roma la sera si andava in trattoria ed in attesa di una stupenda e nutriente "carbonara" si sbocconcellava un triangolo di frittata gonfio degli aromi e dei sapori di tutta la campagna romana! Ma bando alle tristezze!

Se è venuta anche a voi la voglia di saggiarla vi sono due strade da seguire: o rinunciare ed attendere che torni il caldo dell'estate con l'esplosione dei frutti e delle verdure dell'orto, o andare al banco delle verdure nella Grande Distribuzione e fare un folle acquisto "contro natura" di un peperone, una melanzana, di un paio di zucchini, di un grappoletto di pomodorini, e poi cipolle, carote e patate a volontà perché ci sono sempre.

E poi seguire le istruzioni e deliziarsi nel mangiarla, accompagnandola con qualche fettina sottile di pane "cafone" (o campagnolo, o ancora finto campagnolo)  possibilmente integrale.

Che volete, in questo mondo un pò balordo che ci circonda, basta accontentarsi !      

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