giovedì 12 gennaio 2012

POLENTA PASTICCIATA

Sembra un assurdo che un napoletano si permetta di descrivere un piatto del tutto nordico come questo, ma nel mio lungo peregrinare ho avuto la ventura di vivere tra l'altro per due anni a Verona, per un altro paio a Bergamo (di sopra), a Roma per 3 anni e poi ancora dopo dieci anni di tornarci per altri tre, poi a Firenze, per 11 anni a Torino, e tanti altri anni all'estero. Quindi ho avuto la possibilità di saggiare tante pietanze diverse, non tutte ottime però.
Mi ricordo che a Bergamo i tortelli con la zucca non mi piacevano per niente, poi tutto il resto era O.K.
E quindi ho potuto anche imparare tante cose. La polenta pasticciata era un piatto che mi piaceva abbastanza perché riuniva in se il primo, il secondo ed il contorno.

Però devo confessarvi che la polenta la preparo non con il paiolo, lavorando oltre un'ora, ma preferisco usare quella già precotta, dovendo così cuocere soltanto per una decina di minuti, potendo poi dedicarmi a tutte le altre cose che ci vanno dentro, altrimenti che pasticciata è ?

Allora se siete d'accordo, trovandoci in inverno, tempo più che adatto alla polenta, mi accingo a descrivere questa pietanza.

INGREDIENTI per 6 persone: una confezione di polenta Valsugana (già precotta a vapore); burro gr 150; salsiccia fresca di maiale gr 300; parmigiano reggiano grattugiato gr 200; funghi porcini secchi 1 bustina da gr 20; latte fresco intero cc 500; farina 3 cucchiai; una piccola cipolla tritata; fontina Valdostana gr 200; gorgonzola dolce gr 200.

PROCEDIMENTO: spezzettare con le mani i funghi secchi e metterli a rinvenire in una tazza d'acqua calda. In una pentola piccola mettere un terzo del burro, la cipolla tritata sottilmente, farla appena imbiondire a fuoco dolce e subito dopo aggiungere la farina. Farla tostare per due minuti, quindi aggiungete un poco di latte, sempre mescolando, poi non appena il latte comincia a far gonfiare il composto aggiungerne altro e così via, fino a terminare e togliere dal fuoco.
Aggiungere ora il parmigiano già grattugiato, rimestare e poi ancora il funghi rinvenuti oltre l'acqua nella quale stavano, evitando però la ultima parte di liquido perché pieno di sabbia o terriccio molto probabilmente.Mescolare ancora, aggiungere le salsiccie private della pelle e sminuzzate, quindi rimettere sul fuoco rimestando e cuocendo per 15 minuti a fuoco dolce.

Preparare ora la polenta seguendo le istruzioni semplicissime riportate sulla confezione e stenderla sul piano da lavoro già in precedenza bagnato con acqua fredda
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Tagliare a fettine sottili la fontina, e mettere qualche fioccheto di burro sul fondo della pirofila che poi porterete in tavola. Tagliate a fette da cm 1 tutta la polenta ormai fredda.

Disporre sul fondo un sottile strato di polenta, sopra qualche cucchiaio del composto formato da besciamella, salsiccia, funghi secchi, parmigiano grattugiato. Poi qualche bastoncino di fontina e qualche piccolo tocchetto di gorgonzola.

Sopra va un altro strato di polenta e poi il composto, la fontina,il gorgonzola e avanti così fino a terminare con l'ultimo strato di polenta sul quale andranno gli ultimi cucchiai di besciamella ed il restante burro a fiocchetti.

Mettere in frigo se non è previsto l'utilizzo a breve della pietanza e poi passare in forno a 180° per 30 minuti e servire a fette.

2 commenti:

tbl4019 ha detto...

effettivamente non mi meraviglio che i tortelli di zucca non ti siano piaciutia Bg infatti sono tipici di Mantova mentre la ci sono i casoncelli. Per quanto concerne la polenta la polenta bergamasca usa farina molto grossa con notevoli tempi di cottura, mentre la veronese e' molto piu' fine e delicata quidi piu' indicata per i palati poco abituati a questi cibi da... polentoni. Non ho capito l' uso della besciamella nelle polenta pasticciata.

Sergio Corbino ha detto...

Caro amico,
questa polenta si prepara così in Lombardia, mentre la polenta pasticciata di cui tu ti riferisci, con pomodori, salsiccie e lardo è dell'Emilia-Romagna.
Tè capì ??
A presto.
Sergio Corbino