mercoledì 30 giugno 2010

FILETTI DI SGOMBRO ALLA PIASTRA

Parliamo ancora di pesce azzurro, dal costo limitato, ma fresco e quasi sempre disponibile sul mercato. In questo caso, è necessario sfilettare gli sgombri, o meglio se non ne siete capaci, di farveli sfilettare con un affilatissimo coltello dalla lama sottile, dal pescivendolo.
Ed è necessario inoltre possedere una piastra metallica o di ghisa, da far riscaldare sulla fiamma, sulla quale cuocere i filetti ; e poi una spatola di acciaio per distaccarli dalla piastra e porli sul piatto da portata.(attenti a non scottarvi!!)

Seguite quindi la mia ricetta e noterete la semplicità della sua esecuzione.

Ingredienti per 4 persone: sgombri 4 dal peso complessivo di gr 1000/1200; (facendoli eviscerare ed eliminando la testa, le lische e le spine si otterranno in totale 8 filetti da gr 100/cad.; quindi una porzione = 2 filetti); olio extra vergine d'oliva 4 cucchiai; sale fino q.b.;
menta 10 foglioline (o timo o origano); aglio 1/2 spicchio; aceto bianco 4 cucchiai.

Procedimento: in una ciotolina mettere l'aglio ridotto a poltiglia, le foglioline di menta tagliuzzate, un pizzico di sale, l'olio e l'aceto e mescolare il tutto.
Fare riscaldare la piastra , spargervi sopra qualche pizzico di sale ed adagiarvi i filetti di pesce, facendoli cuocere per non più di due minuti per lato (senza alcun lubrificante). Distaccare i filetti con la spatola e metterli nel piatto di portata, tenendoli al caldo.
Quando avrete terminato, portare in tavola i filetti ed il condimento che ognuno utilizzerà spargendolo a proprio gusto.

ACCIUGHE FRESCHE ALLE CIPOLLE IN UMIDO

E' ormai cosa saputa da tutti che il pesce azzurro è validissimo per giovani e vecchi, quindi per tutti. E' sempre fresco perché non vale la pena di surgelarlo, costa poco ed è buono di sapore.
Ecco quindi una ricetta un poco differente dalle solite, che può anche essere consumata dopo qualche ora che si è preparata, di facile realizzazione.

Ricordatevi soltanto di non mangiare mai il pesce crudo, perché il famoso parassita è in agguato, l'anisakis, (di cui vi ho già parlato in precedenza), a meno che il pesce non sia stato "abbattuto" negli speciali freezer per almeno 24 ore a 20° sotto zero, oppure cotto ovviamente almeno a 70°.
Il succo del limone (acido ascorbico), l'aceto di vino o di mele (acido acetico) o il latte (acido lattico) non uccidono nè il parassita, nè le sue uova , nè le sue larve!!!

Ingredienti per 4 persone: alici fresche diliscate ed aperte gr 400; cipolle gr 400; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; farina 3 cucchiai colmi; dado da brodo 1/2; sale.

Procedimento : sciogliere il mezzo dado da brodo in 350 cc d'acqua calda. Affettare finemente le cipolle, metterle in un tegame con una metà dell'olio, salarle appena e farle appassire a fuoco dolce per 10 minuti rimestando; poi aggiungere il brodo e cuocere ancora per altri 10 minuti. Tenere le cipolle fuori dal fuoco.
Infarinare le acciughe, scrollare via la farina in eccesso e friggerle in padella con poco olio, quindi metterle su carta assorbente da cucina.

In una pirofila da forno, che poi porterete in tavola, mettere un terzo delle cipolle, sopra uno strato singolo di acciughe, poi altre cipolle, un altro di acciughe e in ultimo uno strato di cipolle.
Quando sarete pronti per andare a tavola, coprire con il foglio di alluminio la pirofila, infornare a 180° per 15 minuti e servire. Qualcuno gradisce insaporire il pesce con delle goccie di aceto.

Si consiglia quindi di far trovare in tavola dell'aceto di vino bianco.

FARFALLE ALLA BESCIAMELLA, PROSCIUTTO COTTO & PARMIGIANO (O GRANA)

Un primo veloce, sostanzioso, che necessita di pochi minuti di preparazione.
Abbastanza sostanzioso per fungere da primo e secondo ora che fa molto caldo.
Poi basta soltanto un pomodoro all'insalata appena condito con un cucchiaino d'olio ed un pizzico di sale, o della frutta! (niente dolce !)
E' sufficiente il tempo per mettere sul fuoco l'acqua con il sale, aspettare che bolle ed aggiungere la pasta. Nel frattempo è pronto il condimento. Provare per credere !!

Ingredienti per 4 persone: farfalle gr 400; burro gr 50; parmigiano o grana grattugiato gr 100; farina 2 cucchiai colmi; latte cc 200; prosciuto cotto gr 100; sale 1/2 cucchiaino per la salsa besciamella e 1 cucchiaino per l'acqua della pasta.

Procedimento: mettere sul fuoco l'acqua salata per la pasta. Intanto in un padellino mettere la farina, il sale fino, una metà del burro, rimestare su fuoco dolce e quando son passati due minuti aggiungere un quarto del latte. Rimestare, l'impasto comincia a prendere consistenza, si indurisce, allora aggiungere un altro poco di latte e continuare a rimestare. Si indurisce ancora ed allora versare del latte, fino a finirlo. Intanto l'acqua bolle ed allora mettere dentro le farfalle, rigirare un attimo
le farfalle e ritornare alla besciamella, ormai pronta, quindi toglierla dal fuoco e rigirare ancora per un momento perchè il fondo bollente della padellina continua a cuocere. Metterla da parte.

Grattugiare subito il formaggio e metterlo in una terrina che conterrà poi anche le farfalle. Tritare con le forbici il prosciutto già affettato ed aggiungerlo al parmigiano. Unire il resto del burro.
Intanto la pasta si cuoce. Saggiatela, ma è ancora troppo dura. Avete il tempo di versare la besciamella nella terrina, aggiungere un mestolino di acqua bollente della pasta e mescolare besciamella, burro, prosciutto cotto e parmigiano.
Le farfalle sono finalmente cotte, scolarle bene e passarle nella terrina, rimestare ancora e portarle in tavola.

Ma come, siamo pronti a tavola e non vi siete ancora lavati le mani ???? Non ci credevate che ci sarei riuscito, è vero ??

domenica 27 giugno 2010

UN GRADITO RICORDO PER TUTTI : LA FRITTATA DI MACCHERONI

Nel lontano 14 marzo 2008, proprio agli inizi del mio blog, avevo pubblicato la mia ricetta della FRITTATA DI MACCHERONI. Allora i lettori erano pochini e sono certo che oggi molti di voi non sanno che per trovarla basta andare in cerca di questa classica specialità sul mio MOTORE di RICERCA che si trova in alto a destra sulla prima colonna del mio blog.

Mi è balenata questa idea perchè proprio stamattina mia moglie mi ha chiesto di preparare un paio di frittate di maccheroni perché tre coppie di amici con un paio di bambini verranno a trovarci nel parco dove abitiamo, per una semplice colazione sull'erba, con tanto di formiche, calabroni e vermiciattoli vari che verranno ad allietarci; quindi mi sono messo di buon mattino a prepararle e mi sono chiesto ancora una volta: ma perché non rendere noto anche agli altri ignari dell'esistenza di questo importante pilastro della cucina napoletana?
La frittata di maccheroni è l'ideale per una scampagnata, per una gita al mare, per una gita in montagna , insomma è buona sempre, in particolar modo fredda di frigo, si, proprio così (ed anche dopo due giorni, sempre che ne resti !!!)

Quindi, non voglio tediarvi ulteriormente, leggetela e vedrete che seguendo le istruzioni non è per niente complicata. Quindi buona gita e buona domenica. L'estate è ormai alle porte, almeno speriamo, e quindi è il migliore momento per consumarla, vale come primo e come secondo piatto !!
A presto
Sergio Corbino

venerdì 25 giugno 2010

PEPERONI RIPIENI DI RISO, DI OTTIMO GUSTO

Si potrebbero mangiare anche tiepidi o freddi in questo periodo di grande caldo. Comunque fate voi come meglio credete.
Gli ingredienti che ho previsto sono per due, perché un single ogni tanto può trovare un'anima gemella, almeno per una cenetta. Poi se continua il rapporto si vedrà.
Se comunque le coppie diventano due raddoppiate le dosi, il procedimento è uguale.
(Il riso Parboiled è adatto alle insalate, quindi non va bene nel nostro caso e poi assorbe per niente il condimento)

Ingredienti per 2 persone: riso Arborio Superfino o Ribe (il chicco è un pò più corto, di circa 2 mm. ma costa un pò meno e cuoce un pò prima) gr 200; peperoni grandi 2; uvetta sultanina gr 50; capperi 1 cucchiaio; olive snocciolate gr 50; alici salate sott'olio 3 filetti; origano 1 pizzico; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; parmigiano reggiano grattugiato 4 cucchiai colmi; sale.

Procedimento: lavare i peperoni, asciugarli, tagliarli in due in senso longitudinale non togliendo il torsolo ma lasciandolo al suo posto dividendolo (in due), eliminare i semi e mettere le quattro metà in una padella, con due cucchiai d'olio, con la pelle rivolta verso il fondo e fare cuocere a fuoco dolce, spolverando l'interno con appena un pizzico di sale fino. Cuocere così per 10 minuti, poi togliere dal fuoco.
Intanto in una pentolina piena d'acqua mettere un mezzo cucchiaino di sale e far cuocere il riso per 18 minuti, rimestandolo ogni tanto per non farlo appiccicare sul fondo.
Trascorso il tempo toglierlo dal fuoco e scolarlo. In una ciotola mettere il resto dell'olio, l'uvetta fatta rinvenire in una tazzina d'acqua calda, il riso cotto, i capperi e l'olive tagliuzzate minutamente, il pizzico di origano, le acciughe tagliate a piccoli pezzetti, il formaggio grattugiato e mescolare il tutto. Disporre in una pirofila rettangolare, della giusta dimensione, le quattro metà di peperone, senza danneggiarle e riempirle con il riso condito, facendo parti uguali. Mettere la pirofila in forno già caldo a 180° per 15 minuti, tirarla fuori e servire la pietanza. (Raccomandare ai commensali di non mangiare il mezzo torsolo che è servito soltanto da tappo e per non far deformare il contenitore!)

giovedì 24 giugno 2010

SCALOPPINE DI VITELLA AL BURRO E LATTE

E' un'altra veloce ricetta che ricordo mi preparava mia madre quando ero ragazzo e che sono riuscito a ritrovare dopo anni di ricerche. Vedrete che non è nulla di speciale, è molto veloce e semplice, ma è molto gradita dai bambini e da chi ha poco tempo per cucinare!

Ingredienti per due persone: (se volete prepararle per quattro persone, raddoppiate le dosi)
fettine sottili di vitello gr 300; latte fresco intero cc 100; burro gr 40; farina 3 cucchiai; basilico qualche fogliolina; sale fino.

Procedimento: battere le fettine per ben spianarle (se non lo ha già fatto il macellaio) e tagliare i bordi delle fettine con la punta delle forbici per evitare che in cottura si arriccino. Mettere la farina in una piatto piano e passarvi dentro le fettine sui due lati, poi scrollare la farina in eccesso. Mettere in padella il burro e rosolarvi per un paio di minuti le fettine, rigirandole delicatamente e quindi metterle in un piatto di portata caldo (già tenuto in forno a 80° per qualche minuto).
Quando avete terminato di rosolare la carne, versare in padella il latte, con un mestolo di legno distaccare il fondo di cottura, aggiungere un buon pizzico di sale, rimestare su fuoco dolce per 2 minuti, aggiungere il basilico spezzettato e versare il composto sulle scaloppine, portandole subito in tavola, prima che si raffreddino.

TAGLIATELLE ALL'UOVO ARRABBIATE IN PADELLA

Per gli appassionati della pasta all'uovo e della cucina veloce (in 20 minuti il piatto è in tavola) ho sperimentato queste tagliatelle con un condimento che non prevede nè carne nè pesce, solo prodotti della terra.

Ingredienti per 4 persone: tagliatelle all'uovo gr 400; polpa o pomodori pelati gr 400; pancetta a dadini gr 100; olio extra vergine d'oliva 3 cucchiai colmi; olive nere snocciolate gr 100; capperi sotto sale 1 cucchiaio; cipolla gr 200; aglio 2 spicchi; peperoncino 1 (se gradito); formaggio pecorino gr 50; formaggio grana padano o parmigiano gr 50; prezzemolo 1 ciuffo; sale.

Procedimento: Tritare sottilmente la cipolla e l'aglio e metterli in un'ampia padella con l'olio e la pancetta a dadini minuti.
Fare rosolare per 5 minuti su fuoco medio, quindi aggiungere il contenuto del barattolo di pomodoro. Nel caso si tratti di pomodori pelati schiacciarli con una forchetta. (Già lo sapete che non prediligo la "passata" perchè la ritengo un "sottoprodotto" della produzione di pomodori. Non aggiungo altro per evitare la fucilazione). Aggiungere un pizzico di sale ed il peperoncino se gradito. Cuocere a fiamma media per 10 minuti ed aggiungere le olive tagliuzzate ed i capperi ben lavati, privati del sale e tagliuzzati se di pezzatura grande. (Se di pezzatura grande costano molto meno dei piccolini e devono essere tagliati in due o tre pezzetti).
Cuocere ancora per due minuti, rimestando, togliere dal fuoco ed eliminare il peperoncino.
Quando sarete pronti per andare a tavola lessare le tagliatelle in acqua salata, scolarle ben al dente e passarle subito in padella, su fuoco forte, rimestando velocemente. Dopo due minuti aggiungere i formaggi grattugiati, il prezzemolo tritato - se non lo avete dimenticato - rimestare ancora e portare subito in tavola.

domenica 20 giugno 2010

LONZA DI MAIALE GRATINATA CON CAVOLO VERZA

Il sapore un pò dolciastro del "cavolo verza" bene si sposa con le carni di maiale. I crauti con le salsicce ne sono un valido esempio. Perché non variare i soliti secondi di carne con qualcosa di nuovo, di diverso? Ed allora provate questa pietanza, da passare al forno in fase finale per la gratinatura, quindi è un secondo piatto che può essere preparato e tenuto in frigo anche qualche ora prima di andare a tavola con gli ospiti e che vi richiede poi pochi minuti, in un forno già ben caldo a 200°!
Comunque la lonza di maiale, carne poco grassa ed asciutta, viene perfettamente ad insaporirsi nel connubio con il cavolo e si arricchisce di aromi.

Ingredienti per 4 persone: lonza di maiale in un sol pezzo gr 750; cipolle gr 400; cavolo verza 1; olio d'oliva extra vergine 6 cucchiai; burro gr 50; parmigiano o grana padano grattugiato gr 100; provolone semipiccante a scaglie sottili gr 100; pangrattato 4 cucchiai colmi; vino bianco secco cc 100; rosmarino 1 rametto; alloro fresco 3 foglie; bacche di ginepro 1 cucchiaio raso; sale fino, pepe.

Procedimento: pulire le cipolle ed affettarle al velo; metterle in una pentola con l'olio, l'alloro, il rosmarino, il ginepro e cuocere per 5 minuti a fuoco dolce. Salare il pezzo di lonza, peparlo (se gradito) e metterlo nella pentola a rosolare a fuoco medio con il coperchio, girandolo ogni 10 minuti con due mestoli di legno ed aggiungendo, un poco per volta il vino. Continuare così per un totale di 40 minuti, quindi togliere dal fuoco, scoprire la pentola e mettere il suo contenuto a raffreddare. Eliminare il rosmarino, l'alloro e le bacche di ginepro.
Scottare in acqua salata tutte le foglie del cavolo verza, eliminando la costola centrale dura alle foglie più grandi e metterle a raffreddare.
Disporre sul fondo di una capace pirofila , che poi porterete in tavola, un leggero strato di burro. Affettare la lonza, ormai fredda, a fettine molto sottili. Disporre sul fondo della pirofila già imburrato un primo strato di foglie di verza, poi delle fettine di lonza, del formaggio parmigiano e delle scaglie di provolone, un paio di cucchiai del fondo di cottura, poi altre foglie, formaggio, andando avanti fino a terminare con le foglie di verza, il formaggio e sopra versare il resto del sugo. Infine spargervi sopra il pangrattato e distribuire sopra ancora dei fiocchetti del restante burro.

La pietanza è così pronta per essere conservata in frigo, coperta con la pellicola protettiva, o messa in forno già caldo a 200° per 25 minuti, quindi va servita subito ben calda.

NON E' UNA NUOVA RICETTA, MA VUOLE ESSERE UN MEMORANDUM PER CHI FA LA SPESA!

Ogni tanto mi viene la voglia di avvertirvi dei pericoli cui va incontro chi va a fare la spesa.
Vi sono traboccheti in ogni dove: innanzitutto non credete all'olio extra vergine d'oliva a 2 o 3 Euro al litro. Controllate che sulla etichetta vi sia specificato che le olive sono prodotte in Italia (é obbligatorio dal luglio 2009) e che l'olio sia stato spremuto in Italia.
Poi controllate sempre le date di scadenza. Anche nella Grande Distribuzione (che sarebbero i Supermercati) possono avvenire degli errori o delle disattenzioni da parte di coloro che immagazzinano i prodotti.
Non usare mai la passata di pomodoro. E' così difficile risalire alla provenienza dei pomodori e magari questa spremitura viene ottenuta, in alcuni casi con tutto lo scarto dei pomodori che non essendo interi e sani, non possono nè diventare dei "PELATI" nè essere tagliati a "pezzettoni".
Non è poi così difficile schiacciare i pomodori pelati, con una semplice forchetta, mentre li state cuocendo!
Evitate di comprare l'AGLIO cinese. In italia se ne produce di ottimo e poi il prezzo di vendita per il consumatore, alla fine , è lo stesso. Si arricchisce soltanto l'importatore, ma ignoriamo così in quali terreni inquinati della Cina siano stati coltivati.
Stesso discorso per il CONCENTRATO di Pomodoro di origine Cinese. L'altra settimana le Autorità ne hanno sequestrato in Italia alcune migliaia di tonnelllate, appena prima che andasse in distribuzione nei supermercati. Ma quante altre migliaia di tonnellate riescono a passare sotto il naso dei controllori non lo sapremo mai. Quindi sta a voi, quando acquistate un prodotto, di leggere bene l'etichetta e poi di affidarvi, in questi casi particolari alle GRANDI MARCHE ben note. E' molto difficile che i grandi nomi dell'industia italiana vadano a macchiare la loro reputazione facendo simili intrallazzi.
Pensate che nel solo porto di Napoli arrivano ogni giorno oltre 1000 container dalla Cina e altrettanti ne arrivano al porto di Salerno, sempre dall'Oriente. Un piccolo gruppo di finanzieri che lavora dalla mattina alla sera, come può farcela a controllare ogni container ?? E così i truffatori giocano sul calcolo delle probabilità e sulla distrazione delle massaie o dei mariti che magari poco vedono perché hanno lasciato a casa gli occhiali da vista, o perché sono pigri !!.
Ma voi aprite bene gli occhi, non fatevi buggerare, perché le merci le comprate con moneta buona!!
Quando state per acquistare un prodotto in un supermercato, non prendete uno dei pezzi che si trova avanti avanti, ma allungate la mano e prendetene uno dietro. Gli addetti al rifornimento hanno l'ordine di mettere in prima fila i prodotti con scadenza vicina e quelli con lunga scadenza dietro!
Un ultima avvertenza per oggi: lavate bene la frutta e la verdura, lasciandola per un pò di tempo nell'acqua. Gli anticrittogamici ed i pesticidi che immancabilmente si saranno appiccicati alla buccia esterna nel corso della maturazione, possono essere in parte spazzati via da una buona lavata. Non serve togliere la buccia perché in molti casi una minima parte del "veleno" è comun que penetrata all'interno del frutto. Comunque mangiare frutta e verdura è necessario al buon funzionamento del nostro organismo.

VERMICELLI AL RAGU' NERO DI SEPPIE

Se vi trovate a Venezia, potrete assaggiare i migliori vermicelli al sugo nero di seppie del mondo, recandovi al Ristorante Le Poste Vece (vecchie), pur essendo questa ricetta - a mio parere - di origine siciliana.
Se poi non vi trovate a Venezia o se non volete spendere almeno 100/150 Euro per un buon pasto in laguna, seguite i miei consigli e con una modica spesa potrete ottenere lo stesso risultato.
La mia ricetta è stata sperimentata più volte ed è molto semplice:

Ingredienti per 4 persone: seppie fresche (non surgelate e non pulite dal pescivendolo) gr 400/500; vermicelli gr 400; cipolla gr 250; concentrato di pomodoro (attenti a che non sia cinese) gr 30; pomodoro a pezzettoni o polpa gr 400; olio extra vergine d'oliva 5 cucchiai; vino bianco secco cc 100; sale; prezzemolo un ciuffetto; formaggio grana padano o parmigiano reggiano grattugiato gr 150.

Procedimento: e' molto importante che nell'aprire la sacca della seppia, non venga rotta la vescichetta del nero. Quindi con le forbici tagliate in senso laterale la sacca, e unita al fegato ed alla bile vedrete una piccola vescichetta del colore del mercurio, con un piccolo tubicino terminale dal quale viene spruzzato sui potenziali nemici il nero. Tenendo stretto tra le dita il tubicino, distaccare delicatamente la vescichetta e metterla in un piattino . Eliminare l'osso che si trova sul dorso, eliminare le altre interiora, gli occhi, la bocca che sembra un becco di pappagallo e passare il tutto sotto l'acqua. Tagliare a minuti quadratini tutta la sacca della seppia ed in due o tre pezzi i tentacoli, più piccoli sono i pezzi, meglio cuoce ed è più tenera.
In un tegame mettere la cipolla tagliata a velo, l'olio ed a fuoco dolce farla ammorbidire per 5 minuti, aggiungere quindi tutti i pezzetti di seppia, tenendo sempre da parte la vescichetta che sarà messa in cottura verso la fine del procedimento. Rimestare a fuoco medio, poi aggiungere il vino e farlo evaporare. Unire adesso la polpa di pomodoro, il prezzemolo tritato ed il concentrato e cuocere con il coperchio per 15 minuti. Saggiare di sale ed aggiungere la vescichetta di nero, rimestando.
Cuocere altri 5 minuti e spegnere. Al momento di andare a tavola, mentre i vermicelli sono in cottura, riscaldare il ragù di seppia e grattugiare il formaggio da portare in tavola con la formaggiera. Sarà certamente molto gradito da tutti.
Scolare la pasta al dente, passarla subito nel piatto di portata e condirla con tutto il ragù di seppia.

N.B. Non devono utilizzarsi seppie congelate perchè con la surgelazione il nero si cristallizza e quindi non è più utilizzabile. E' in vendita un'orribile nero di seppia cinese fasullo che alcuni ristoratori di pochi scrupoli utilizzano. Guardatevi bene dal comprarlo: d'altronde le seppie fresche si trovano tutto l'anno e costano veramente poco! Basta avere soltanto un poco di accortezza nell'aprire la sacca e nel distaccare la vescichetta del nero.

sabato 19 giugno 2010

SPEZZATINO DI MANZO ALLA BIRRA CON PEPERONI E PATATE

E' un piatto da consumare di giorno a pranzo, data la presenza di peperoni verdi tra gli ingredienti, a menocché non si abbia una ottima digestione anche la sera.
E' un pò diverso dai nostri soliti spezzatini e risulta abbastanza tenero e comodo da mangiare.
Perché non fare la prova? Se poi non disponete di una bottiglia o di un lattina di birra chiara da cl 33, potete provare con due bicchieri di vino bianco ma purché sia di bassa gradazione alcolica.

Ingredienti per 6 persone: spezzatino di manzo gr 950; peperoni verdi gr 500; birra chiara cl 33; cipolle gr 250; patate gr 250; doppio concentrato di pomodoro 1 cucchiaino (attenzione a che non sia cinese) ; olio extra vergine d'oliva 3 cucchiai; capperi 1 cucchiaio; sale; paprica 1 cucchiaino piccolo; rosmarino 1 rametto. Si suggerisce l'impiego della pentola a pressione per abbreviare i tempi di cotttura.

Procedimento: tagliare i pezzi di carne a piccoli tocchetti . Mettere nella pentola a pressione l'olio e le cipolle tagliate a velo, farle cuocere a fuoco dolce per 10 minuti senza il coperchio.
Aggiungere i pezzetti di carne e farli rosolare rimestando, senza il coperchio, affinchè si rosolino uniformemente. Aggiungere un cucchiaino piccolo di paprica, rimestare ancora e versare tutta la birra, facendola evaporare per cinque minuti. Aggiungere il concentrato di pomodoro, mezzo cucchiaino di sale, chiudere il coperchio a pressione e fare cuocere per 20 minuti dall'inizio del fischio.
Nel frattempo pelare la patate e tagliarle a minuti cubetti, lavare i peperoni, eliminare il picciuolo ed i semi e ridurli a quadratini.
Quando il tempo è trascorso aprire con cautela la pentola, dopo aver eliminato il vapore a pressione, aggiungere le verdure e dopo aver richiuso, cuocere per altri 5 minuti dall'inizio del fischio.
Aprire sempre con cautela la pentola, disporre la pietanza in un piatto di portata e servirlo subito in tavola.

P.S. Nel caso non disponiate di una pentola a pressione, sarà necessario raddoppiare i tempi di cottura della carne ed aumentare di un 50% il tempo di cottura delle verdure.

PASTICCIO DI RISO, MELANZANE TONDE E SALSA DI POMODORO

Siamo ormai in piena estate, le melanzane tonde siciliane sono di facile reperimento (ed hanno un diverso sapore rispetto a quelle lunghe nostrane) ed il pomodoro in barattolo mantiene un prezzo basso per agevolare gli acquisti e liquidare così le scorte dell'anno passato per accogliere nei magazzini il prodotto dell'anno corrente. Quindi non è una pietanza costosa, ma che invece può essere sufficiente, seguita poi da una buona insalata di verdure miste e da tanta frutta di stagione, a realizzare una conviviale serale più che sufficiente.

Ingredienti per 4 persone: riso Ribe o Arborio superfino gr 320; melanzane tonde grosse 2; pomodoro pelato (o polpa o pezzettoni) gr 400 (incluso liquido di vegetazione) x 2; aglio 2 spicchi; parmigiano reggiano o grana padana gr 100; olio extra vergine d'oliva per friggere le melanzane q.b.; basilico 10 foglie; sale fino.

Procedimento: Lavare le melanzane, affettarle a uno spessore non superiore a 4 mm., friggerle in padella con olio e mano a mano che imbiondiscono toglierle e sistemarle in un piatto.
In una pentolina mettere a cuocere i due barattoli di pelati (o polpa o pezzettoni) con un pizzico di sale e i due spicchi di aglio, per 15 minuti a fuoco medio, quindi togliere dal fuoco, eliminare l'aglio e tenere la salsa da parte (noterete che non è stato aggiunto olio nè altro condimento perchè le fette di melanzane ne contengono già a sufficienza) .
Lessare in acqua salata il riso e cuocere per 10 minuti, quindi scolarlo e condirlo mescolandolo con metà della salsa di pomodoro.
In una pirofila mettere sul fondo uno strato di melanzane, sopra va distribuito uno strato di riso, un paio di cucchiai di formaggio, qualche fogliolina di basilico, quindi un paio di cucchiai di salsa, altro riso, altre fette di melanzane e così via fino a terminare con riso, fette di melanzane, salsa di pomodoro e formaggio. Dieci minuti prima di portarlo in tavola metterlo in forno già caldo a 200° e servire con cautela perché scotta.

POMODORI MATURI IMBOTTITI DI RISO: OTTIMI ANCHE FREDDI

Ero convinto di avere già inserito tra le mie ricette preferite questa pietanza che riesce benissimo in tutto il periodo in cui i pomodori di grossa taglia sono ben maturati al cocente sole (e non quelli di provenienza olandese tenuti sotto le lampade solari, che non conferiscono loro quel particolare sapore: in quel caso sembra quasi di mangiare del fieno!!!) , ma non me ne vogliano gli olandesi, loro sono bravissimi in tante altre cose.

Quindi armatevi di un poco di pazienza, ma vedrete che quando porterete in tavola i vostri pomodori imbottiti di riso, sia caldi appena usciti dal forno, che tiepidi o anche freddi di frigo,
si leccheranno i baffi e ne vorranno ancora. Perciò conviene prepararne almeno due a testa e poi qualche altro dispari.

Ingredienti per 4 persone : pomodori tondi molto maturi 10; riso Ribe o Arborio superfino 10 cucchiai rasi; olio extra vergine d'oliva cucchiai 10; aglio 2 spicchi tritati sottilmente; sale fino 2 cucchiaini; origano secco 2 cucchiaini; un paio di pomodori brutti, storti, non adatti da essere riempiti ma necessari per aumentare la polpa per il ripieno.

Procedimento: lavare accuratamente tutti i pomodori ed asciugarli. Procurarsi una pirofila da forno, che porterete in tavola, delle dimensioni adatte a contenere tutti e dieci i pomodori. Fate la prova ora che sono ancora tutti sani ed interi . Eventualmente potrete anche usare due pirofile.
Con un affilato coltellino tagliare la parte superiore del pomodoro e tenere da parte questo coperchio che vi sarà utile in seguito, al termine del riempimento. Svuotare con delicateza in una ampia terrina tutti i pomodori da riempire, senza danneggiare la polpa che è vicino alla buccia. Potreste usare uno scavino adatto per realizzare le palline di melone o di patate, ma fate molta attenzione perchè è tagliente.
Eliminare la buccia ai due pomodori brutti che userete soltanto per aumentare la polpa necessaria al ripieno. Ridurre a minuti pezzetti tutta la polpa dei pomodori ottenuta dagli svuotamenti e condirla con l'olio, il sale, l'origano e l'aglio tritato molto sottilmente. Mescolare accuratamente. Saggiare di sale e se necessario aggiungerne ancora, considerando che parte del sale sarà assorbito dal riso durante la cottura. Il liquido contenuto nella polpa dei pomodori e nel ripieno spezzettato sarà necessario per far cuocere il riso, insieme all'olio. Non eliminate i semi. Fanno parte della pietanza.

Unire ora il riso alla polpa, mescolare molto bene e riempire ognuno dei pomodori fino all'orlo, quindi posizionarlo nella pirofila e coprirlo con il suo coperchio tenuto da parte. Andare avanti così, mescolando il composto ogni volta che ne prelevate una parte.
Tutto l'eventuale composto che rimane potrà essere posizionato tra un pomodoro e l'altro. Si cuocerà ugualmente e sarà parimenti buonissimo.

Mettere in forno a 160° e dopo 20 minuti tirare fuori la pirofila cocente, e con una mano sollevare il coperchio del singolo pomodoro, mentre con l'altra versare sopra un cucchiaio di condimento che immancabilmente sarà fuoriuscito. Riposizionare i coperchi e rimettere in forno per altri 25 minuti alzando la temperatura a 180°.
Prima di tirare fuori la pirofila, con un cucchiaino prelevare qualche chicco e saggiare se è cotto.
In caso affermativo spegnere il forno e portare in tavola la pirofila.

TEGAMINI DI ROTELLE AL PESTO CON SALMONE AFFUMICATO

E' un primo piatto che potrete preparare anche qualche ora prima di andare a tavola, da tenere in frigo e poi da infornare qualche minuto prima, per poter così restare insieme ai vostri ospiti senza andare e venire di continuo dai fornelli. Sono necessari quattro tegamini o quattro pirofile da forno da cm 12 cad.
In questo periodo in cui abbonda il basilico fresco, è consigliabile preparare il pesto in casa, evitando di acquistare quello già pronto che conterrà certamente dei conservanti e dell'olio non credo extra vergine d'oliva! Lo stesso discorso vale per la besciamella, che è estremamente facile da fare.
Ingredienti per 4 persone: rotelle o farfalle gr 400; salmone affumicato gr 150; per il pesto: formaggio pecorino gr 50; aglio 1 spicchio sbucciato; pinoli gr 20 (fare attenzione che non siano vecchi e stantii); basilico 20 foglie; olio extra vergine d'oliva cc 150. Per la besciamella: farina 3 cucchiai colmi; burro gr 50; latte fresco intero cc 350. Per la finitura: burro a fiocchetti gr 30.

Procedimento : preparare il pesto mettendo nel bicchiere del frullatore l'olio, l'aglio, i pinoli, il formaggio e le foglie di basilico lavate ed asciugate. Azionare per un minuto il motore e tenere da parte. Con la forbici spezzettare le fettine di salmone e metterle da parte. Preparare ora la
besciamella: in una pentolina mettere il burro, la farina e su fuoco dolce farla tostare per un minuto rimestando, aggiungere un poco di latte, farlo unire alla farina mescolando velocemente e quando sta per asciugarsi aggiungerne ancora dell'altro, continuando così fino a finire tutto il latte. Togliere dal fuoco, aggiungere un pizzico di sale fino, rimestare ancora per un minuto.
Cuocere la pasta in acqua salata e quando è cotta al dente scolarla. Metterla in una capiente ciotola, aggiungere subito la besciamella e mescolare accuratamente. Sistemare in ognuna delle pirofile un cucchiaio di pasta, sopra spargere qualche pezzetto di salmone, una cucchiaiata di pesto, altra pasta e finire con dei fiocchetti di burro. Coprire con la pellicola e mettere in frigo. Quando sarete pronti per andare a tavola tirare fuori dal frigo le pirofile, metterle in forno acceso e già caldo a 180° , cuocere per 10 minuti e servirle subito, avvertendo i commensali che sono molto calde.

CAPELLINI CON NOCI TRITATE E GORGONZOLA

In estate non si ha di solito molta voglia di stare dinnanzi ai fornelli; per tale motivo vi propongo una primo di pasta molto semplice, dovrete soltanto preoccuparvi della cottura del capellino che può scuocere molto facilmente e poi niente altro.
Ingredienti: (per 4 persone) capellini gr 400; gorgonzola gr 100; latte fresco intero cc 50; burro gr 50; gherigli di noci 8; pangrattato 2 cucchiai rasi; un ciuffo di prezzemolo (se lo avete, altrimenti niente); sale.

Procedimento: aprire le noci e tritare i gherigli mettendoli nel frullatore insieme al pangrattato. Tenerli da parte. Nella ciotola (o zuppiera) che poi sarà portata in tavola con i capellini, mettere il burro (tolto dal frigo un pò prima) il latte (intiepidito se disponete di un forno a microonde) , il gorgonzola e mescolate insieme con una forchetta, sino a che non diventi un composto cremoso. Cuocere i capellini in abbondante acqua (poco) salata e scolarli ben al dente, mi raccomando. Metterli subito nella ciotola con il gorgonzola, aggiungere i gherigli tritati, il prezzemolo tritato (se c'é), mescolare bene e portare subito in tavola.

UNA FACILE TORTA CON LE BANANE MATURE (CHE AVETE COMPRATO IN ECCESSO)

Può succedere che avete acquistato delle banane in eccesso e difficilmente è possibile rallentare la loro maturazione. Non è possibile metterle in frigo perché la buccia diventa subito nera e quindi o mangiarle al più presto, oppure realizzare un dolce con gli ingredienti che normalmente si trovano in casa, cui bisogna aggiungere la metà di una bustina di lievito da dolci.
Allora fate come me e mentre da un canto salvate le banane preparando un ottimo dolce , molto semplice e salutare, dall'altro fate un bel dispetto ai produttori di merendine che normalmente mettono chissà cosa tra i loro misteriosi ingredienti.
Allora se siete d'accordo con me, prendete carta e penna e seguitemi in questa mini-crociata contro i grassi ....strani, i ritardanti....i conservanti, i coloranti ...e chi più ne ha più ne metta!!
Torta alle banane - ingredienti: (per 4 o 6 persone, dipende dall'appetito) banane mature 6; burro gr 200 (tirarlo fuori dal frigo qualche ora prima di iniziare o tenerlo per un pò in luogo tiepido); farina 300; zucchero gr 300; uova 4; sale fino un pizzico; cc 50 di latte fresco intero; mezza bustina di lievito per dolci.

Procedimento: In una capiente ciotola aprire le uova, sbatterle per due minuti con due forchette, poi aggiungere lo zucchero, mescolare ancora per un minuto e poi unire il burro, mescolando con un mestolo di legno per farlo incorporare al composto. Unire un poco per volta la farina con il pizzico di sale, mescolando sempre ed aggiungendo il latte per rendere l'impasto più liquido. Sbucciare le banane, affettarle sottilmente ed aggiungerle, mescolando ancora.
Accendere il forno con il termostato su 180° .
E' consigliabile infornare la torta in uno stampo con chiusura a cerniera del diametro di cm 26,
per poterla sfornare più agevolmente. Quindi oliare con il pennello l'interno dello stampo, (con olio d'oliva o con burro), infarinarlo facendolo roteare su se stesso e eliminare la farina in eccesso.
Soltanto adesso aggiungere la mezza bustina di lievito, mescolare molto bene e versare tutto il composto nello stampo, quindi metterlo in forno già ben caldo e fare cuocere per 35 minuti.

P.S. Potrete mangiare la torta anche dopo un paio di giorni, basta tenerla in frigo!

DOPO QUATTRO SETTIMANE DI SILENZIO RIPRENDO IL MIO BLOG: RIMASTO SENZA LINEA ADSL PER AVER CAMBIATO LA SOCIETA' TELEFONICA !

Cari amici,
se lo avessi saputo......me ne sarei guardato bene dal cambiare fornitore di linea ADSL. Comunque ora è fatta, dopo un bel pò di proteste, sono riuscito ieri l'altro ad essere collegato e quindi posso riprendere il mio collegamento con Internet.
Essere senza linea, senza poter dialogare ti da una sensazione di disagio. E' come quando si guasta il frigo. E' una presenza di cui non ti accorgi, ma se per caso si guasta allora sono guai.
In realtà non si può più vivere come facevano i nostri genitori mettendo il panetto di burro nel lavello sotto un sottile filo d'acqua fredda per tenerlo al fresco per la notte!
Allora a presto !!
Sergio