domenica 14 febbraio 2010

I RAVIOLI SOTTILI AL MIELE & RICOTTA DI TORRE FERANO, AD AROLA DI SEIANO

Torre Ferano è un ristorante realizzato nel punto più alto di Arola, da cui si riesce a scorgere il golfo di Napoli, il porto di Sorrento ed il porto di Positano. Si trova sopra la cittadina di Vico Equense - Seiano, in Penisola Sorrentina, sui ruderi di un'antica torre dalla quale nei secoli passati si avvistavano in lontananza le navi a vela dei temuti pirati saraceni.
Costoro erano dei turisti non graditi, perché quando sbarcavano a terra seminavano morte e distruzione, razziando ogni cosa che riuscivano a scovare nelle loro sanguinose scorrerie.

E così per dirla in breve, dopo secoli di abbandono, quattro o cinque anni fa, Camillo, il coraggioso piccolo proprietario terriero del suolo dove vi erano i ruderi della Torre, stanco di andare a cucinare in importanti ristoranti d'Italia come "aiuto-chef", messo da parte un gruzzoletto con i suoi risparmi, decise di dedicarsi alla sua ricostruzione, lasciando immutate le sue superfici e i suoi spazi interni.

Lo scorso sabato, con gli accademici della Penisola Sorrentina di cui sono il Delegato da dieci anni, siamo andati in oltre cinquanta, a tenere una conviviale proprio a Torre Ferano, dove - tra l'altro - abbiamo assaggiato questi ravioli che sono risultati buonissimi.
Purtroppo nel menù vi erano altri primi piatti e quindi di questi ravioli ne abbiamo avuti soltanto quattro a testa.
Non vi racconterò delle altre pietanze, ma soltanto di questi ravioli fatti in casa, quindi seguite le mie istruzioni e non meravigliatevi se noterete che tra gli ingredienti vi è anche il miele!

Ingredienti: (per 6 persone) per la sfoglia: farina gr 500; uova 5; sale fino 1 cucchiaino.
Per il ripieno e la finitura: ricotta fresca a grana sottile gr 400; miele 4 cucchiai rasi; burro gr 100; limone 2 (la sola buccia); zucchero 3 cucchiai.

Procedimento: sul piano da lavoro mettere la farina a fontana; aggiungere nel centro le uova ed il cucchiaino di sale. Iniziare ad impastare con le punte delle dita, mescolando la farina alle uova, poi impastare con le mani e lavorare per cinque minuti la pasta. Formare una palla e dopo averla coperta con la pellicola, metterla per 30 minuti in frigo.

Lavare accuratamente i limoni, tagliare via la buccia e tagliarla a sottili fiammiferini. Metterli in padella con lo zucchero e un cucchiaio d'acqua su fuoco dolce e rimestarvi dentro i pezzetti di buccia di limone per 5 minuti, senza far cuocere eccessivamente lo zucchero (per evitare che diventi appiccicoso), quindi tirarli su con una forchettina e disporli su carta di alluminio sulla quale avrete spolverato dell'altro zucchero, separando gli uni dagli altri per evitare che rimangano attaccati. Lasciarli asciugare.

Riprendere dal frigo la pasta, dividerla in quattro pezzi e con il mattarello, sul piano di lavoro, tirare quattro sfoglie rettangolari, sottili al massimo, non più di un millimetro di spessore.

Mescolare in una terrina la ricotta con il miele e posizionare su di una sfoglia un cucchiaino di ricotta dolce, a distanza uno dall'altro di cm 5. Sovrapporre un altra sfoglia di eguale misura e schiacciare delicatamente con la dita le due sfoglie per farle combaciare.

Poi con un "tagliapasta" del diametro di cm 4, (può andare bene il bordo di un bicchierino per liquore), tagliare i singoli ravioli e tenerli da parte in frigo fino al momento di cuocerli; continuare così fino a terminare tutta la pasta.

Riprendere tutti i ritagli di pasta, impastarli insieme con appena un cucchiaio d'acqua, tirare un'altra sfoglia e realizzare altri ravioli fino a terminare anche il ripieno.

Al momento di andare a tavola, mettere i ravioli nella pentola con acqua bollente salata e scolarli accuratamente dopo quattro minuti di cottura. Intanto mettere nel forno a 100° , per una decina di minuti, a riscaldare i piatti piani che poi porterete in tavola.

Mettere in un'ampia padella il burro, farlo sciogliere sul fuoco e passarvi subito dentro i ravioli, rimestandoli delicatamente senza romperli .

Andiamo alla finitura dei piatti: sistemare al centro di ogni piatto ben caldo i cinque ravioli a testa, come petali di un fiore, guarnire il centro con qualche fiammiferino di buccia del limone zuccherata, qualche goccia di burro fuso e portarli subito in tavola.

2 commenti:

il sapore del verde ha detto...

Salve Sergio, il tuo racconto è davvero interessante e questa ricetta deliziosa. Mi piacerebbe non poco poter conversare di cibo con te, magari in una di queste occasioni così squisitamente conviviali, davanti ad un fumante piatto. Trovo la conversazione a tema gastronomico davvero interessantissima. A presto, un caro saluto. Deborah

Sergio Corbino ha detto...

Cara Deborah,
grazie del commento. Mi trovo spesso in giro, sono rientrato oggi pomeriggio da Milano dopo tre giorni di permanenza al nord. Se mi dai un'idea di quando possimo incontrarci sarò molto lieti di conversare insieme di gastronomia.
Sono spesso a Roma: arrivo la mattina in treno e riparto il pomeriggio. Fammi sapere tu. Oppure se hai occasione di venire a Napoli possiamo vederci qui. Aspetto tue notizie, basta un poco di praevviso.
Sergio Corbino