mercoledì 20 gennaio 2010

UNA CROSTATA GIALLA CON CONFETTURA DI ALBICOCCHE


Si tratta di un dolce di semplice fatttura, un poco diverso dal solito, adatto ad una merenda per i bambini o da offrire con il tè delle cinque alle vostre amiche.
Quello che poi resta lo potete mangiare la mattina dopo per prima colazione, comunque fate voi!

Le moderne massaie spesso preferiscono utilizzare la pasta frolla già confezionata, spianata e pronta per foderare una crostata, ma se la preparate voi siete certe che vi è il burro e non un grasso di maiale più adatto a crostate con il ripieno salato.

Ingredienti: (per 6 persone) farina bianca gr 100; farina gialla gr 180 (del tipo per polenta veloce); burro gr 150; zucchero gr 130; tuorli d'uovo 3; limone 1 (la buccia grattugiata); confettura di albicocche (o di pesche) gr 200; sale fino.

Procedimento: in un'ampia ciotola unire i due tipi di farina e lo zucchero, mescolare ed aggiungere mezzo cucchiaino di sale, i tuorli d'uovo, la buccia grattugiata del limone (ben lavato ed asciugato) , il burro a pezzetti riscaldato e quasi sciolto in un pentolino appena passato sul fornello acceso. Impastare il tutto senza fare eccessivamente riscaldare la pasta e metterla in frigo tra due piatti fondi, per 30 minuti.

Imburrare una teglia da forno - diametro cm 25 - con la chiusura a cerniera per agevolare la sformatura della crostata.
Sul piano da lavoro, su di un foglio di alluminio, stendere con il mattarello i tre quarti della pasta e foderare il fondo e parte del bordo, aiutandovi con le dita.
Con una parte della restante pasta formare un cordoncino e farlo aderire con la pressione delle dita al bordo rinforzandolo.
Versare dentro la confettura e pareggiarla con una spatola.
Con la parte di pasta rimasta ancora, formare sei cordoncini uguali e disporli sulla confettura, saldandoli al bordo disegnando un reticolato (vedi foto).
Mettere in forno già caldo a 140° per 60 minuti.
Aspettare che il dolce si sia raffreddato prima di aprire la cerniera e tirarlo fuori, perché ancora caldo potrebbe rompersi.

2 commenti:

Federica Simoni ha detto...

credo sia straordinaria! ti rubo la ricetta! complimenti!

Sergio Corbino ha detto...

Cara Federica,
quando una grande artista mi ruba una ricetta, mi fa il migliore complimento. La farina di mais qui nel SUD è poco usata.Una volta, cinquant'anni fa assaggiai una sottile focaccia fatta con mais ed al centro credo del prosciutto; era cucinata da una signora di origine marchigiana che oggi ci guard da lassù.
Grazie del commento.Un abbraccio!
Sergio