martedì 27 ottobre 2009

I RAVIOLI ALLA CAPRESE

Può sembrare assurdo, ma io, pur frequentando per tanti anni l'isola di Capri, famosa per le sue bellezze naturali mozzafiato, i Ravioli alla Caprese li ho sempre mangiati a Sorrento.
E' pur vero che Capri è molto dipendente da Sorrento per i suoi quasi esclusivi rifornimenti di cibo, ma sembra invece strano che una tradizione gastronomica tanto grande come quella sorrentina, debba poi accaparrarsi una delle poche cose buone che realmente si trovano sull'isola, che poi in realtà non dispone di una grande e svariata gastronomia autoctona.
E spero che di ciò non me ne vogliano i capresi !

Ma torniamo a noi ! Cosa hanno di speciale questi ravioli? Innanzituto la pasta che viene realizzata senza uova, cioè con acqua, farina , sale ed una noce di burro. E vedrete che il ripieno è altrettanto spartano, semplice, con poco condimento scarso di olio, sembra quasi una pietanza da dieta, ma invece è un vero poema; il raviolo quasi si scioglie in bocca e così uno tira l'altro.

Allora dopo avervi abbastanza incuriosito, vi elenco gli ingredienti invitandovi poi ad infilzare con la vostra forchetta un primo raviolo, infilarlo in bocca, controllando se poi siete capaci di smettere!!

Ingredienti: (per 6 persone) per la pasta: farina gr 700; burro gr 80 (tolto in precedenza dal frigo); acqua calda q.b.; sale fino 1 cucchiaino. Per il ripieno: caciottella fresca senza sale gr 300; fior di latte (vecchio di un giorno) gr 300; grana o parmigiano grattugiato gr 100; uovo intero 1 più 3 tuorli; 12 foglie di maggiorana; sale fino 1 pizzico. Per il condimento: polpa di pomodoro o pelati gr 450; aglio 2 spicchi; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; sale fino 1/2 cucchiaino; qualche foglia di basilico.

Procedimento: disporre sul piano da lavoro gr 700 di farina a fontana, il sale, il burro a pezzetti
e aggiungere un poco per volta un pò d'acqua calda, lavorando l'impasto, prima con le punte delle dita e poi con le mani, fino ad ottenere una pasta solida; formare una palla e lasciarla riposare per almeno un'ora. Tagliare a minutissimi dadini la caciottella ed il fiordilatte e metterlo in una terrina, unirvi il formaggio grattugiato, l'uovo intero, il sale, i tre tuorli e la maggiorana spezzettata, mescolare il composto e tenere da parte.
In un tegame mettere l'olio, il pomodoro, i due spicchi di aglio sbucciati, il sale e fare cuocere a fuoco dolce per una decina di minuti, rimestando, quindi eliminare l'aglio e tenere la salsa da parte.
Trascorso il tempo, dividere la pasta in due parti uguali e con il mattarello tirare due sfoglie sottili e di uguali dimensioni, sovrapponibili.
Sulla prima distribuire un cucchiaino di ripieno a distanza di cm 3 l'uno dagli altri, poi sovrapporre la seconda sfoglia e con il tagliapasta zigrinato di forma rotonda, staccare i singoli ravioli, sistemandoli in un vassoio e ricoprendoli con un panno pulito appena umido, per non farli asciugare eccessivamente.

Quando manca poco per andare a tavola, cuocere in abbondante acqua salata i ravioli, scolandoli con una schiumarola mano a mano che saliranno a galla dopo 5 minuti di cottura a bollore, metterli in un piatto di portata (possibilmente tenuto in forno a 60° per una decina di minuti) e condirli con la salsa di pomodoro. Portarli subito in tavola, servendo a parte nella formaggiera dell'altro formaggio grattugiato che sarà di certo molto gradito.

1 commento:

La Instigadora ha detto...

Ciao Sergio, ho una curiositá: da quando -che tu sappia- esistono quei ravioli a Sorrento? Ti scrivo dall'Argentina. Qua esiste una pasta che si chiama SORRENTINOS, ma dell'origine sorrentina facciamo fatica a trovare traccia. Il tuo commento sará di grande aiuto per la nostra ricerca storica! Ti lascio anche la mia email: astridlena@hotmail.com . Grazie, Adriana.