sabato 1 agosto 2009

COSTOLETTE DI MAIALE (CON L'OSSO E CON TANTE CIPOLLE) IN AGRODOLCE

Ai nostri giorni il maiale "magro" non ha più molto sapore. Sarà la particolare alimentazione che forse lo rende triste, isolato da eventuali simpatiche compagnie, senza alcuna possibilità di correre nei campi aperti, senza poter rosicchiare qualche gustosa radice o qualche succulento germoglio. E' obbligato a mangiare un cibo ben misurato, equilibrato in ogni suo componente, come il cibo che viene propinato a buona parte dei malati di un ospedale. Sano, ma senza particolare gusto. Ed io non ho mai visto un malato allegro in un letto di ospedale.

Ed allora sforziamoci di cucinare queste costolette in maniera tale da renderle appetibili, sfiziose direi usando un termine partenopeo, ma non piangete quan do dovrete sbucciare e tagliare a velo ben gr 600 di cipolle rosse. (oltre che a Tropea oggi si coltivano anche in Emilia-Romagna).
Ed allora andiamo a cominciare, come son soliti dire gli imbonitori nei "Luna Park" !!

Ingredienti: (per 6 persone) costolette di maiale con l'osso 6 da gr 200 /cad. circa; cipolle rosse gr 600; olio extra vergine d'oliva 6 cucchiai; miele 3 cucchiai colmi; marsala secco cc 150; sale fino.
Procedimento: Sbucciare le cipolle e tagliarle a velo. Metterle in una ampia padella con 3 cucchiai di olio e farle imbiondire a fuoco dolce per 10 minuti, rimestandole. Aggiungere cc 100 di acqua, un mezzo cucchiaino di sale e con il coperchio cuocerle per 20 minuti, sempre a fuoco dolce, controllando che l'acqua non si asciughi del tutto. (Eventualmente aggiungere un altro bicchiere).
Trascorso tutto questo tempo dovranno risultare cremose e disfatte.

Unire allora il miele, rimestare e cuocere un altro minuto, quindi togliere la padella dal fuoco. In un'altra padella, con il restante olio, cuocere a fuoco medio le costolette, 6 minuti per lato, spruzzarle di sale fino, e poi unirle alle cipolle.

Al momento di andare a tavola rimettere la padella su fuoco medio, versarvi il marsala, cuocere per 5 minuti e servirle subito ben calde.
Sergio Corbino

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